A ognuno la sua famiglia


Per chi rimane su questa terra, la perdita di una persona caraequivale ad un potente improvviso freno. Mettere il prossimo passo davanti a sé diventa impossibile, la vista si annebbia ed il respiro si affanna pur stando fermi. E’ un senso di impotenza, di inutile lotta, come camminare in una palude. Questo spettacolo racconta con nostalgica leggerezza e velata ironia la lotta di Massimiliano, Ugo e Maria, intenti ad uscire dal fango di una condizione familiare che li costringe alle mura domestiche.
Il percorso più arduo che abbiamo affrontato è quello sui personaggi ma sopra ogni altra cosa sul rapporti tra questi. Corpo e mente dell’attore sono gli strumenti vivi, in scena, quelli che contraddistinguono la performance teatrale. Ragion per cui il lavoro sull’interpretazione e sulla resa dei rapporti risultano il vero motore di questa rappresentazione.
L’opera fonte di ispirazione per far scivolare in vita questo spettacolo è “Lo scafandro e la farfalla” con la regia di Julian Schnabel e la straordinaria interpretazione di Mathieu Amalric.
Io, mio fratello e sua sorella è scivolato dalle mie mani poco dopo la morte prematura di mio padre nel 2007. Senza dubbi lo spettacolo a cui tengo più di ogni altra cosa abbia scritto.


Segnalazione migliore scrittura al Premio Fara Nume di Ostia, 2013


Fondata nel 2012 da Marcello Paesano, Valeria Panepinto e Max Zanuzzi a Roma l’Associazione Culturale INTRO produce, sostiene e persegue ‘cultura pulita’, prevalentemente in ambito teatrale. Il suo modus operandi è a favore di una comunicazione diretta e priva di retorica. Il fulcro delle sue proposte è la recitazione moderna e la sua ricerca. Con tre spettacoli all’attivo, INTRO è anche compagnia teatrale operativa in Italia e all’estero. Io, mio fratello e sua sorella torna in scena dopo 5 anni ed è alla sua diciannovesima rappresentazione.